Erwin Sperisen, ex capo della polizia guatemalteca ma anche cittadino svizzero, condannato all'ergastolo nel maggio del 2015 a Ginevra per aver partecipato all'esecuzione sommaria di dieci detenuti fra 2005 e 2006, deve essere rimesso in libertà. La richiesta arriva dai suoi avvocati, che la motivano con la recente assoluzione da parte dell'Audiencia nacional di Madrid di Carlos Vielmann, all'epoca ministro dell'interno e quindi suo superiore diretto.
Javier Figueroa, suo sottoposto, era a sua volta già stato prosciolto in Austria. Ne consegue, secondo i legali Giorgio Campa e Florian Baier, che la struttura criminale parastatale di cui Sperisen dovrebbe aver fatto parte "esiste solo nella testa dei giudici ginevrini".
"Un padre di famiglia", ricordano, è da quattro anni e mezzo in carcere e dovrebbe beneficiare ancora della presunzione di innocenza, in attesa che sul suo caso si pronunci il Tribunale federale. Una risposta alla domanda di rilascio è attesa entro una decina di giorni. Rifugiatosi nella Confederazione nel 2007, Sperisen era stato arrestato nel 2012.
pon/ATS