Svizzera

Terrorismo sempre più low cost

La direttrice di Fedpol Nicoletta della Valle: "Bisogna insistere sulla prevenzione, quando entra in gioco la repressione significa che è troppo tardi"

  • 7 febbraio 2019, 09:05
  • 22 novembre, 23:03
02:22

Serata evento, terrorismo low cost

Telegiornale 06.02.2019, 21:00

Di: TG-NZ/ludoC 

Un camion a Nizza e Berlino. Un furgoncino a Barcellona e Londra, dove è stata seminata morte anche con un coltello. È il cosiddetto terrorismo "a basso costo". Un fenomeno che preoccupa l'Europa, ma anche la Svizzera. Un fenomeno al quale RSI LA 2 ha dedicato mercoledì sera una puntata speciale. Ospiti in studio: il magistrato italiano e giudice della Corte Penale Internazionale Rosario Aitala e la direttrice di Fedpol, Nicoletta della Valle, che ha parlato dei pericoli che corre la Svizzera e delle misure di protezione necessarie:

“La Svizzera, trovandosi nel cuore dell’Europa non è al riparo di questa minaccia diffusa. Noi lo sappiamo: dal 2014 ci sono jihadisti in Svizzera, ci sono quelli che si preparano, sono quelli che lasciano la Svizzera per andare a combattere nelle zone di conflitto, e hanno sempre una relazione con gruppi jihadisti all’estero”.

Atti che possono essere perpetrati con dei mezzi estremamente semplici?

"Sì, è anche questo che fa paura alla popolazione, perché può colpire chiunque, in qualsiasi momento e non si sa dove”.

Nicoletta della Valle, direttrice di Fedpol

Nicoletta della Valle, direttrice di Fedpol

  • RSI


È possibile prevenire degli atti terroristici low-cost?

“Io insisto sulla prevenzione. Per questo la Svizzera ha sviluppato – la Confederazione assieme ai Cantoni e alle città – il Piano nazionale d’azione contro la radicalizzazione. È importante identificare una persona che cambia il suo comportamento, che si sta radicalizzando”.

Dunque, lei mette l’accento soprattutto sulla prevenzione e non tanto sulla repressione?

“La repressione viene soltanto dopo, ma infatti la repressione è come l’emergenza all’ospedale. Quando c’è la repressione è già tardi, troppo tardi”.

Lo scambio di informazioni, quanto è importante?

“È cruciale, senza informazioni nessuno riesce a lavorare. Per facilitare lo scambio di informazioni, a livello nazionale e internazionale, abbiamo creato la task force TETRA (terrorist tracking, ndr)”.

Dall'ultimo rapporto di questa task force (pubblicato nell'aprile 2017) emerge che in Svizzera -attualmente- la Procura federale sta conducendo 60 procedure penali contro jihadisti.

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