La riduzione del canone SSR a 300 franchi, che il Consiglio federale sostiene nella sua controproposta all’iniziativa “200 franchi bastano”, porterebbe a una riduzione delle entrate per 240 milioni di franchi nel budget a partire dal 2027. Ciò si tradurrebbe, come quantificato lunedì mattina dalla stessa Società svizzera di radiotelevisione, in un taglio di 900 posti di lavoro (il personale rappresenta il 50% dei costi totali). A questi si aggiungerebbero altri 900 impieghi in aziende che collaborano con la SSR.
Per il servizio pubblico si prospettano anni di ristrutturazione, come conferma il direttore generale SSR: “Faremo una riflessione sull’intera offerta - dice Gilles Marchand - sport, fiction, musica, ma anche sul radicamento regionale nel campo dell’informazione e naturalmente sulle infrastrutture, la distribuzione, i costi amministrativi. Tutto questo sarà nuovamente esaminato”. Sì, perché, continua il direttore generale, “ricordo che lo abbiamo appena fatto, abbiamo appena risparmiato 100 milioni. Si tratta quindi di un nuovo onere per la SSR. Questo è pericoloso per tutti gli attori mediatici svizzeri. Trovo veramente un peccato che in un momento come questo in Svizzera il servizio pubblico venga ancora una volta indebolito. Tutti gli attori si troveranno in difficoltà”.
Si parla di SSR ma ovviamente anche la RSI sarà toccata da questi risparmi: “Per la Svizzera italiana non è ancora possibile dare dei calcoli precisi, sia a livello finanziario, sia a livello di impatto sui collaboratori - sottolinea il direttore della RSI Mario Timbal -. Si tratta comunque di un impatto importante come non è mai stato registrato da questa azienda”.
Timbal non ha dato cifre precise, ma l’abbassamento del canone a 300 franchi potrebbe comportare per la RSI ben più di 100 licenziamenti. Lo scenario è stato definito preoccupante, anche perché, per la prima volta, l’operato della SSR non trova, di fatto, un completo sostegno da parte del Governo. “C’è un Consiglio federale - nota ancora Timbal - che nel rigettare l’iniziativa ha comunque deciso di fare un passo nella direzione degli iniziativisti. Questo, come direttore della RSI, non posso che vederlo come un ragionamento di respiro corto. Perché si fissa un prezzo prima di stabilire quali saranno i nostri compiti”.
Notiziario delle 11:00 del 20.11.2023
Notiziario 20.11.2023, 11:30
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