La Commissione della concorrenza (COMCO) è scettica sulla LIA bis proposta dalla Commissione della Legislazione. Ne dà notizia il Corriere del Ticino in edicola martedì. Elaborato per salvaguardare lo spirito dell’albo degli artigiani il testo per la COMCO cambia nella forma, ma non nella sostanza.
"La procedura di annuncio prevista dalla LIA-bis costituisce una restrizione del libero accesso al mercato ed è quindi da considerare illecita". In sintesi è questa la presa di posizione della COMCO che risponde così alla Commissione della gestione attualmente al lavoro sul progetto.
Nelle 11 pagine del rapporto si spiega che l'obbligo di annuncio previsto dal nuovo albo, stavolta gratuito, ha in realtà gli stessi effetti di un obbligo d'iscrizione a un albo professionale. Cambia quindi solamente la forma ma non la sostanza in quanto le imprese artigianali extracantonali potrebbero esercitare in Ticino solamente dopo essersi annunciate e iscritte all'albo. Da qui le considerazioni sull'illegalità dello strumento proposto.
La Commissione raccomanda quindi di introdurre una norma specifica che escluda le imprese con sede o domicilio in un altro cantone dal campo di applicazione del nuovo progetto di legge.
CSI del 12.03.19; il servizio di Camilla Luzzani
RSI Info 12.03.2019, 19:01
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Difficoltà per la LIA bis
Il Quotidiano 12.03.2019, 20:00