Ticino e Grigioni

Consumo controllato di droga a Coira, sarà l’anno buono?

Il progetto per l’apertura di un locale ad hoc ha incontrato non pochi ostacoli, ma ora si lavora per l’apertura in settembre

  • Oggi, 19:25
  • Un'ora fa
04:02

Grigionisera del 22.01.25, il servizio di Patrick Colombo

RSI Info 22.01.2025, 19:24

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Di: GRIGIONISERA/P. Colombo/M. Ang. 

Imprevisti, ritardi, ripensamenti: ha incontrato non pochi ostacoli sulla sua strada il progetto per l’apertura di un locale per il consumo controllato di droghe a Coira. Questo dovrebbe, però, essere l’anno buono. Nelle ultime settimane sono stati incastrati alcuni significativi tasselli nel complesso mosaico di questo progetto. Definita la sede - l’ex sala concerti “Palazzo”, a ridosso della funivia del Brambrüesch e del quartiere del divertimento del Welschdörfli - prima di Natale, il dossier è stato inoltrato al Governo. Esecutivo cantonale da cui, entro febbraio, è atteso il via libera al finanziamento dello sportello di consulenza che, negli stessi spazi della Seilerbahnweg, integrerà l’offerta di assistenza del locale per il consumo sorvegliato di stupefacenti. Dopodiché la Città di Coira pubblicherà la domanda di costruzione necessaria per i lavori previsti all’interno dell’ex Palazzo. E nelle ultime ore è filtrata un’indicazione temporale sull’apertura dello spazio dedicato ai tossicomani: i piani aggiornati dal Comune, che gestirà il locale di consumo per un periodo di prova iniziale di tre anni, situano il varo al prossimo mese di settembre.

Il fuoco delle proteste però non si è ancora sopito, acceso nei mesi scorsi da numerosi abitanti del Welschdörfli e dintorni per mezzo di un paio di petizioni, è stato riattizzato nelle ultime settimane da un nutrito gruppo di esercenti della zona. A farsi interprete del malcontento è la titolare di un noto locale del quartiere, Johanna von Ott, autrice di una lettera aperta che, sottoscritta da 25 tra negozianti e gestori di bar e discoteche, è stata inviata in dicembre al municipio della capitale grigionese. Missiva in cui si sottolinea come la criminalità connessa al consumo di droghe attanagli da anni il Welschdörfli. Inserire in tale contesto la sede di uno spazio dedicato ai tossicomani non farebbe che peggiorare una situazione già complicata. In simili condizioni non manca chi teme di dover gettare la spugna.

Che il locale di consumo sia destinato a generare criminalità è, per von Ott, una certezza, dato che già oggi sono frequenti episodi di accattonaggio e furti, riconducibili a frequentatori della scena aperta della droga. È la collocazione scelta dalla Città a suscitare contrarietà, mentre la necessità di realizzare una struttura dedicata al consumo di stupefacenti è condivisa dai gestori dei principali esercizi pubblici di Coira. Che addirittura - prosegue Johanna von Ott - andrebbero oltre, stanziando più denaro dei 4 milioni di franchi previsti sull’arco di tre anni, così da realizzare uno spazio di assistenza aperto 24 ore su 24 e non solo dalle 11.00 alle 19.00.

02:29

Coira, trovato locale per il consumo controllato di droga

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La sede ideale, secondo gli esercenti cittadini, dovrebbe sì trovarsi in un’area centrale, non al Welschdörfli ma piuttosto nei pressi della stazione ferroviaria. Ma la risposta del municipio di Coira è un chiaro no. In un incontro tenutosi lunedì sera con alcuni firmatari della lettera aperta, l’esecutivo comunale - forte del sostegno popolare ottenuto nella votazione del 9 giugno scorso - ha ribadito la volontà di realizzare il locale di consumo per tossicodipendenti nell’ex Palazzo.

Inevitabile la delusione dei titolari di bar e discoteche del Welschdörfli, non tanto verso la Città ma piuttosto verso il Cantone che, conclude Johanna von Ott, nella gestione dell’emergenza droga ha abbandonato Coira e tutte le persone che si impegnano a dare vitalità alla capitale grigionese.

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