L'ingiustizia non va dimenticata. Palazzo delle Orsoline ha ospitato martedì una cerimonia di commemorazione dedicata alle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari.
Il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli ha presentato le scuse ufficiali delle autorità del cantone, in un momento che ha segnato il "culmine" del processo di elaborazione di "una pagina buia nella storia svizzera e ticinese".
Migliaia di persone residenti in Svizzera dai primi decenni del secolo scorso al 1981, hanno visto la loro libertà violata. Il processo di rielaborazione di questo triste capitolo della storia della Confederazione ha avuto inizio nel 2013, con il riconoscimento ufficiale e con le scuse presentate da Simonetta Sommaruga, a nome di tutto il Governo.
In Ticino sono al momento oltre 160 le persone che si sono rivolte ai servizi cantonali per ricevere sostegno. A questo proposito, va ricordato che domenica 31 marzo scadrà il termine per avviare la procedura necessaria a ottenere il contributo di solidarietà stabilito dal Parlamento.
joe.p.