Il presunto autore dell’omicidio di Gordola è tornato a piede libero. Lo ha ordinato oggi (martedì) il procuratore pubblico Arturo Garzoni, rinunciando a chiedere un’ulteriore proroga della sua carcerazione preventiva (che sarebbe scaduta venerdì). La decisione è stata presa al termine del verbale tenutosi stamane in polizia, legato allo spaccio di stupefacenti.
L’ultima proroga era stata concessa dal giudice competente proprio per approfondire questo secondo filone di inchiesta, nell’ambito del quale si imputa al 21enne una vendita di quasi 300 grammi di cocaina e un consumo personale di circa 90.
Il giovane, difeso dall’avvocato Yasar Ravi, resta comunque indagato anche (e soprattutto) per la morte del 44enne del Mendrisiotto, avvenuta il 22 aprile scorso all’entrata della discoteca “Rotonda” di Gordola. L’accusa a suo carico rimane – almeno per ora – quella di omicidio intenzionale. Accusa che lui ha però sempre respinto, sostenendo di non avere nemmeno sfiorato la vittima.
L’uomo, ricordiamo, morì dopo avere ricevuto un colpo alla testa, che provocò indirettamente la lacerazione dell’arteria vertebrale sinistra.
Francesco Lepori