La parola fine sulla vicenda del Lumino’s e per l’ex direttore del postribolo Luigi Girardi non è ancora arrivata. A sorpresa, infatti, riferisce il Corriere del Ticino, Girardi ha deciso di inoltrare ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la sentenza di condanna inflittagli dal Tribunale federale (nel 2016) che aveva confermato la decisione della Corte di cassazione ticinese.
L’imprenditore 53enne, come rileva il foglio luganese, era stato condannato in secondo grado a 21 mesi di detenzione parzialmente sospesi, per tentata violenza o minaccia contro le autorità (e per altri reati minori). Girardi lamenta “il mancato rispetto di alcuni suoi diritti e contesta il fatto che i giudici non gli hanno concesso un salvacondotto per poter partecipare al processo senza il rischio di finire di nuovo in carcere e per avergli negato la possibilità di assistere al dibattimento in videoconferenza”.
Girardi andrà comunque a Strasburgo da solo, senza il patrocinio di un legale. L’organo internazionale si pronuncia solo su ricorsi individuali.
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