Ticino e Grigioni

Riduzione del canone: i Grigioni dicono no

Il progetto avrebbe “rilevanti conseguenze negative per il servizio pubblico”, segnatamente nel cantone, afferma il Governo retico

  • 25 gennaio, 10:12
  • 25 gennaio, 18:38
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La revisione dell'ordinanza proposta dal Consiglio federale ridurrebbe il canone annuale per le economie domestiche da 335 a 300 franchi

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Di: RSI Info/ARi

Il Governo dei Grigioni respinge la riduzione del canone radiotelevisivo a cui punta il Consiglio federale.

L’Esecutivo retico, prendendo posizione sul progetto posto in consultazione dal DATEC, accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale raccomandi di respingere, senza controprogetti, l’iniziativa “200 franchi bastano!”. Ritiene però che non siano opportune, si legge in una nota diffusa oggi, giovedì, la riduzione graduale del canone da 335 a 300 franchi per le economie domestiche e la soppressione dello stesso, nel 2027, per le imprese con un fatturato inferiore a 1,2 milioni di franchi.

Notiziario delle 11:00 del 25.01.2024

Notiziario 25.01.2024, 11:30

Nel comunicato si rileva che 35 franchi in meno non rappresentano uno sgravio incisivo per le economie domestiche. Lo stesso vale per le aziende che, in base al progetto, verrebbero sgravate ogni anno di un importo compreso fra 160 e 235 franchi.

Il progetto determinerebbe invece “rilevanti conseguenze negative per il servizio pubblico, in particolare nei Grigioni”. E la varietà dell’offerta SSR “verrebbe messa in serio pericolo” da una riduzione delle risorse. Il Governo grigionese, inoltre, rammenta che i canoni “sono già stati ridotti dal 2018 da 451 a 335 franchi” e che nel frattempo sono anche state attuate “ampie misure di risparmio”.

Grigioni contro il canone a 300 franchi

Telegiornale 25.01.2024, 12:30

Canone a 300 franchi, no di SSM

Il Quotidiano 15.01.2024, 19:00

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