Ticino e Grigioni

Una giustizia penale più forte

Un giudice in più per il Tribunale e sostituzione immediata ai provvedimenti coercitivi. Governo scettico sulla richiesta della procura

  • 3 agosto 2018, 16:25
  • 23 novembre, 00:43
00:32

Notiziario 15.00 del 3.8.2018

RSI Info 03.08.2018, 17:25

  • ©Ti-Press/Samuel Golay

La giustizia ticinese potrà contare su nuove forze. Il Consiglio di Stato ha deciso di potenziare il settore che da tempo reclama nuove forze tramite la nomina di due giudici per la magistratura penale. Uno andrà a rafforzare il Tribunale penale. L'altro garantirà l'operatività dell’ufficio che si occupa dei provvedimenti coercitivi (arresti, carcerazioni preventive e di sicurezza, ecc.). Inoltre è stata consolidata l’assegnazione di due vicecancellieri supplementari.

Il primo settembre assumeranno le nuove funzioni l'attuale giudice supplente Manuela Frequin Taminelli (Tribunale penale) e il segretario giudiziario Curzio Guscetti (provvedimenti coercitivi) che sostituirà temporaneamente Claudia Solcà, nominata alla nuova corte di appello federale. Manuela Frequin Taminelli fungerà da giudice straordinario in attesa che il potenziamento del Tribunale penale da quattro a cinque giudici venga ancora nella legge.

La nota governativa definisce la decisione "Un segnale importante che dimostra la volontà del Governo, e per esso del Dipartimento delle istituzioni, di continuare a garantire il buon funzionamento della giustizia".

Governo scettico sul procuratore aggiuntivo

Da tempo la magistratura inquirente e giudicante ha formulato richieste di potenziamento a Esecutivo e Legislativo cantonali. Il Consiglio della Magistratura si è fatto avanti anche di recente. La Procura, da parte sua, chiede un procuratore aggiuntivo che affianchi gli attuali 21 magistrati per aiutarli a far fronte ai numerosi incarti pendenti. Una richiesta di fronte alla quale il Consiglio di Stato "è scettico" ritenendo che vi siano ancora margini di ottimizzazione organizzativa, ma è disposto a prendere in considerazione (come spiegato da Norman Gobbi ai microfoni del Quotidiano) nell'ambito del preventivo 2019.

Diem

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