Attesissima dai cittadini del Mendrisiotto e non solo, la Fiera di San Martino è una delle sagre tradizionali più sentite del nostro territorio. Dall’9 al 12 novembre 2023 la storica sagra segna l’ultima occasione per ritrovarsi e svagarsi all’aperto tra bancarelle, ristori ed esposizioni agricole.
Le origini della Fiera di San Martino
Un vecchio proverbio recita “Per San Martino ogni mosto è vino“, il santo, infatti, viene ricordato proprio l’11 novembre, momento in cui la maggior parte dei lavori agricoli finisce e giunge al termine anche il processo di vinificazione. Un tempo, nella Svizzera italiana, questo periodo era importantissimo per la scadenza dei contratti agrari, il pagamento degli affitti e la partecipazione alle fiere.
Dal 1684, ogni anno, intorno all’11 novembre - nei prati nei pressi della chiesa dedicata al santo - si tiene, per tre giorni, la Fiera di San Martino di Mendrisio. Una ricorrenza che un tempo era caratterizzata principalmente dal commercio di bestiame; gli affari avvenivano alla presenza di un uomo chiamato in dialetto marussée e si sancivano con una stretta di mano.
San Martino, la fiera di tutti
RSI Food 12.11.1965, 09:00
Durante la fiera venivano anche rinnovati i contratti di affitto dei terreni che i singoli contadini lavoravano. Ancora nei primi decenni del Novecento, nel Mendrisiotto molti massari dovevano lasciare le fattorie dove avevano lavorato per anni, un’usanza che si ritrova ancora oggi a livello linguistico: l’espressione dialettale fá san Martín (fare San Martino) significa, infatti, “traslocare”.
Più di una Fiera agricola
Negli anni, con la regressione delle attività del mondo agricolo, il carattere rurale della fiera si è affievolito lasciando sempre più spazio a intrattenimento e bancarelle che propongono prodotti artigianali locali, molti gastronomici, come salumi, formaggi, pesciolini, caldarroste, miele e vari tipi di dolci (alcuni storici come gli stracaganass e i basitt da ménta). Sono tante anche le proposte di ristoro con specialità e vini locali.
Prodotti gastronomici alla Fiera di San Martino
Alcune delle specialità che si possono gustare
Ancora oggi una zona della fiera è dedicata agli animali come mucche, maiali, asini, capre, conigli, cavalli,… e all’esposizione di attrezzi e macchinari agricoli, testimoniando il forte legame con l’antica civiltà contadina della Fiera.
Le esposizioni e le attività didattiche del progetto “Scuola in fattoria”, nel capannone della Gioventù rurale del Mendrisiotto, in coordinazione con l’Unione Contadini Ticinesi (UCT), permettono ai più piccoli di avvicinarsi al mondo agricolo, scoprendo in prima persona i ritmi della vita degli animali e i prodotti genuini e di qualità a km 0.
Gli animali da fattoria presenti in Fiera
Una futura “tradizione vivente” ticinese
La Fiera di San Martino ha un grande valore storico e tradizionale, che grazie alla forte partecipazione della popolazione, si è mantenuto vivo negli anni. Proprio per riconoscere questo valore, lo scorso 2 febbraio 2023 è stata lanciata una petizione per fare entrare questa Fiera (insieme a quella di San Provino) nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco come tradizioni viventi.
Le due fiere storiche ticinesi segnano l’inizio (San Provino) e il termine (San Martino) dell’anno agricolo.
La Fiera di San Martino rimane quindi un appuntamento molto sentito e per la gente rappresenta ancora l’ultima sagra all’aperto prima dell’arrivo dell’inverno. Spesso le giornate della Fiera sono baciate dal sole, a conferma della proverbiale definizione dei giorni della Fiera conosciuti come “estate di San Martino”.
Fonti:
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