Il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello russo, Vladimir Putin, sono d’accordo sulla necessità di cercare attivamente una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina. A riportarlo sono le agenzie russe, Tass e RIA, citando un comunicato del Cremlino diffuso dopo una telefonata tra i due leader. Putin si sarebbe detto anche favorevole al dialogo trilaterale tra l’Ucraina, la Russia e l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) lunedì.
Al centro dei colloqui c’è l’escalation di violenze nel Donbass tra miliziani filorussi ed esercito ucraino, dove da venerdì si sono moltiplicati gli spari dell’artiglieria. Secondo Putin, le forze di Kiev sarebbero responsabili di una serie di “provocazioni” all’origine del peggioramento della situazione. Una versione dei fatti su cui Macron ha dichiarato di essere in disaccordo. Nella giornata di sabato, gli osservatori dell’OSCE hanno segnalato oltre 1'500 violazioni di cessate il fuoco nelle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk.
E mentre la telefonata tra Macron e Putin lascia intravvedere uno spiraglio verso la via diplomatica, sul fronte militare la tensione rimane altissima. Il Governo bielorusso ha annunciato un inatteso prolungamento delle esercitazioni militari congiunte che si sarebbero dovute concludere oggi (domenica). Questo significa che i circa 30'000 soldati russi dispiegati nell'ex repubblica sovietica guidata da Alexander Lukashenko resteranno ancora a tempo indefinito nei pressi del confine nord dell'Ucraina. Una mossa motivata da Minsk con il “deterioramento della situazione” nel Donbass, ma che non fa che alimentare i timori di una possibile invasione da parte della Russia.
Uno scenario, questo, prospettato più volte dagli Stati Uniti, dove oggi il presidente Joe Biden, per mezzo del segretario di Stato Anthony Blinken, si è detto pronto a incontrare Putin "in qualunque momento e in qualunque modo, se questo può aiutare a prevenire una guerra".
Nuovi movimenti militari al confine
Nella serata di domenica, la società statunitense Maxar, specializzata in tecnologie spazialii, ha fatto sapere che tramite immagini satellitari sono stati osservati nuovi dispiegamenti di forze in Russia, vicino al confine con l'Ucraina, a nord-est di Belgorod e vicino a Soloti e Valuyki. Si parla di carri armati, blindati, artiglieri e altro equipaggiamento.