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La crociata di Bernie Sanders contro il declino della sinistra statunitense

Il senatore indipendente, 83 anni, raduna decine di migliaia di persone con il suo tour “Combattere l’oligarchia”

  • 13 aprile, 11:21
  • 13 aprile, 11:32
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Bernie Sanders sabato a Los Angeles

  • Keystone
Di: AFP/ludoC 

A 83 anni, Bernie Sanders rifiuta di arrendersi: il politico di sinistra più famoso degli Stati Uniti ha radunato migliaia di persone sabato a Los Angeles, imponendosi come uno dei pochi oppositori che vengono ascoltati di fronte al ritorno di Donald Trump.

“Voi siete circa 36’000, il più grande raduno che abbiamo mai avuto”, ha dichiarato il senatore del Vermont, suggerendo che la folla superava quella dei suoi comizi del 2016 e 2020, quando brigava la candidatura democratica alla presidenza. “E la vostra presenza qui oggi rende Donald Trump ed Elon Musk molto nervosi!”, si è congratulato.

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Neil Young a Los Angeles, per il tour "Combattere l'oligarchia" di Bernie Sanders

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Il peso massimo della sinistra attira il popolo anti-Trump

Da due mesi, l’eletto indipendente, mai iscritto al Partito Democratico, attira le folle con il suo tour “Combattere l’oligarchia” .Nebraska, Colorado, Arizona, Nevada: il peso massimo della sinistra attira il popolo anti-Trump, stordito dalla mancanza di resistenza politica al miliardario repubblicano.

A Los Angeles, ha riempito il parco Gloria Molina, sostenuto dal cantante contestatore Neil Young, che ha fatto scandire lo slogan “Riprendetevi l’America!” mentre suonava la chitarra elettrica.

L’energia della folla ha spinto la cantante femminista Maggie Rogers a soprannominare l’evento “Berniecella”, in riferimento al festival musicale Coachella, che si svolge attualmente nel deserto californiano.

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Sanders al Coachella

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Ed è anche lì che l’ottantenne ha fatto una breve apparizione a sorpresa sul palco: “Questo paese sta affrontando grandi difficoltà e il futuro dell’America dipende dalla vostra generazione”, ha dichiarato ai giovani esortandoli a “combattere in piedi per la giustizia”, altrimenti affronteranno il loro “proprio pericolo”.

Messa in discussione del diritto di nascita, tagli netti al bilancio dello Stato federale, minacce alla ricerca e all’assicurazione sanitaria dei più poveri... Questi sono vari motivi che fanno infuriare gli oppositori a Donald Trump. Ma a generare rancore è anche Elon Musk, incaricato da Donald Trump di tagliare le spese pubbliche.

Di fronte al potere del miliardario sudafricano, patron di Tesla e X, alcuni vedono Bernie Sanders, eterno sostenitore della lotta di classe, come un oracolo le cui profezie sono diventate realtà.

“Viviamo in un momento in cui una manciata di miliardari controlla la vita economica e politica del nostro paese”, ha insistito Sanders, stimando che l’amministrazione Trump “ci sta conducendo rapidamente verso una società autoritaria”.

Con il suo tour, il senatore spera di spingere nuovi candidati indipendenti a presentarsi alle elezioni senza l’etichetta democratica, mentre la popolarità del partito è ai minimi nei sondaggi.

Privo di ambizioni presidenziali per il 2028, l’ottantenne appare sistematicamente al fianco di Alexandria Ocasio-Cortez, stella nascente dell’ala sinistra del Partito Democratico. “Non importa la vostra etnia, la vostra religione, il vostro genere, la vostra identità o il vostro status, (...) spero che vediate che questo movimento non ha nulla a che fare con le etichette di partito o i test di purezza, ma che si tratta di una solidarietà di classe”, ha dichiarato la deputata di 35 anni sabato.

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Oltre mezzo milione di persone contro Trump e Musk

Telegiornale 06.04.2025, 12:30

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