Le autorità messicane hanno smentito che sotto le macerie della scuola Enrique Rebsamen di Città del Messico, crollata in seguito al terremoto di due giorni fa che ha causato 272 morti, ci sia una bambina ancora in vita. Si cerca un sopravvissuto, ma è adulto, ha spiegato in televisione il ministro Angel Sarmiento, precisando che tutti gli allievi "o sono ricoverati in ospedale o purtroppo deceduti".
Da 48 ore soccorritori e volontari scavano senza sosta nel luogo in cui si trovava l'edificio di un istituto privato, che ha sepolto una ventina di bambini e ragazzi di età compresa fra i 7 e i 13 anni e una mezza dozzina di adulti. Ventotto dipendenti che lavoravano in una costruzione di sette piani che non ha retto alla scossa di magnitudo 7,1 sono state invece tratte in salvo. Si ignora quante non ce l'abbiano fatta.
La capitale fa registrare il bilancio più pesante del sisma, il secondo in pochi giorni: 137 vittime, a cui si aggiungono in paricolare le 73 dello Stato di Morelos e le 43 di quello di Puebla.
pon/AFP