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Niente tregua per la Pasqua ortodossa

Secondo le affermazioni del presidente ucraino Zelensky, il Cremlino avrebbe respinto il cessate il fuoco per le celebrazioni religiose

  • 22 aprile 2022, 12:23
  • 20 novembre, 16:04
01:18

Notiziario 10.00 del 22.04.2022

RSI Info 22.04.2022, 12:11

  • archivio keystone
Di: ATS/AFP/Swing 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenky, ha annunciato che "sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua ortodossa, così come richiesto ieri, giovedì, ancora una volta, da papa Francesco e dalla Santa Sede.

"Questo - ha detto Zelensky in un video messaggio - dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte".

Intanto, sul fronte delle relazioni diplomatiche, sempre ieri il presidente ucraino ha chiesto al Fondo monetario internazionale e alla Banca Mondiale di rimuovere immediatamente la Russia. In un collegamento video con il Fondo ha poi stimato in "7 miliardi di dollari al mese" la cifra che sarebbe necessaria a Kiev per affrontare le "devastanti perdite economiche" inflitte dalla Russia.

Nel frattempo “a causa del pericolo sui percorsi", oggi in Ucraina "non ci saranno corridoi umanitari". Lo ha annunciato la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram, che rivolge anche un appello a "tutti coloro che stanno aspettando l'evacuazione: abbiate pazienza, per favore aspettate!".

Le truppe russe, "dall'inizio della seconda fase" dell'invasione dell'Ucraina "cominciata due giorni fa", puntano a "prendere il pieno controllo del Donbass e dell'Ucraina meridionale" per ottenere "l'apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea": lo ha dichiarato il comandante ad interim del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev, ripreso dall'agenzia Interfax.

Salta l'incontro tra Papa Francesso e il Patriarca Kirill

I rapporti col patriarca di Mosca sono "molto buoni", ma "mi rammarico che il Vaticano abbia dovuto sospendere un secondo incontro con il patriarca Kirill, che avevamo programmato per giugno a Gerusalemme". Lo dice papa Francesco in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion. "Ma la nostra diplomazia ha capito che un incontro di noi due in questo momento potrebbe creare molta confusione", aggiunge.

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