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Turchia, Ocalan annuncia la dissoluzione del PKK

Dichiarazione, dal carcere turco dove è imprigionato, del leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan: “Tutti i gruppi devono abbandonare le armi”

  • Oggi, 15:59
  • Oggi, 16:02
Abdullah Öcalan al processo che lo condannò a morte nel 1999, pena poi tramutata in ergastolo che sta ancora scontando sull'isola di Imrali

Abdullah Öcalan al processo che lo condannò a morte nel 1999, pena poi tramutata in ergastolo che sta ancora scontando sull'isola di Imrali

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Di: ATS/M. Ang. 

Il leader del PKK, Abdullah Ocalan, chiede la pace. “Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il PKK deve sciogliersi. Io chiedo di abbandonare le armi, mi prendo la responsabilità di questo appello”, ha dichiarato il 75enne, che ha trascorso ormai un quarto di secolo in carcere, dopo aver guidato il suo Partito dei Lavoratori del Kurdistan contro lo Stato turco, nella lotta per ottenere una patria curda.

Il messaggio di Ocalan è stato letto, durante una conferenza stampa a Istanbul, da politici del filo-curdo DEM (il terzo partito più rappresentato nel Parlamento turco), che lo hanno incontrato giovedì mattina nel carcere sull’isola di Imrali, nel mare di Marmara, a sud di Istanbul, dove è imprigionato dal 1999.

Se l’appello di Ocalan sarà ascoltato dai combattenti, porrebbe fine a un’insurrezione che dura da 40 anni e avrebbe implicazioni di ampio respiro per la regione.

Ocalan è stato catturato in Kenya dalle forze speciali turche nel 1999. Nonostante l’incarcerazione, ha continuato a esercitare un notevole potere ma non è chiaro quanta influenza conservi oggi sul PKK, i cui combattenti sono asserragliati principalmente sulle montagne del vicino Iraq settentrionale.

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