L'invio delle prime delle 643'000 schede richieste a casa da altrettanti elettori del North Carolina ha messo in moto oggi, venerdì, la macchina delle presidenziali statunitensi. Il North Carolina è uno degli Stati in bilico come altri, fra cui la Pennsylvania, che inizieranno le operazioni entro fine settembre e quindi ancor prima del primo dibattito fra i due candidati Donald Trump e Joe Biden, fissato per il 29.
USA, voti per corrispondenza a rischio
Telegiornale 15.08.2020, 14:30
Complice la pandemia, i cittadini che intendono votare per posta si sono moltiplicati un po' ovunque. In North Carolina sono 16 volte di più rispetto a quattro anni fa nello stesso periodo. Il tema divide il paese e, con le note difficoltà del servizio postale che secondo i Democratici sono state alimentate ad arte da Trump per frenare una tendenza che gli è sfavorevole, diversi esperti sono pronti a scommettere che laddove l'esito sarà tirato non si arriverà a un risultato certo il 3 novembre e che quindi si potrebbe dover attendere giorni se non settimane per conoscere il prossimo inquilino della Casa Bianca.
Nel 2016 solo un elettore su quattro nell'insieme del paese non era andato di persona al seggio, questa volta potrebbero essere la maggioranza. La Florida ha già ricevuto 4,27 milioni di richieste a fronte di 3,34 allora. Il Grand old party tradizionalmente qui dominava nel voto per posta, ma stavolta il 47,5% delle richieste arriva da democratici e solo il 32% da repubblicani. In North Carolina sono 337'000 contro 103'000 (il resto da indipendenti). Trump, che teme la tendenza e denuncia il rischio di frodi, vi ha esortato i suoi sostenitori a votare due volte, una di persona e una no, per mettere alla prova il sistema. Farlo sarebbe ovviamente illegale.
Sono 100'000 in più che in occasione delle scorse elezioni anche le richieste di voto per corrispondenza inoltrate finora nel Wisconsin, lo Stato dove negli ultimi giorni si è concentrata la campagna.
Joe Biden a Kenosha
Telegiornale 04.09.2020, 14:30
Entrambi i candidati nel giro di due giorni si sono infatti recati a Kenosha, la città teatro di proteste dopo il ferimento dell'afroamericano Jacob Blake da parte di agenti di polizia che gli hanno sparato alla schiena. Trump vi ha lodato l'operato delle forze dell'ordine, mentre Biden ha incontrato la famiglia del 29enne, ha parlato con lui al telefono e ha poi reso visita in una chiesa protestante a una piccola rappresentanza della comunità locale.