"Il peggior attacco contro le istituzioni catalane da quando il dittatore Francisco Franco le abolì dopo la guerra civile del 1936-39". Queste sono le accuse che Carles Puigdemont ha lanciato sabato sera a margine della manifestazione degli indipendentisti, indetta per protestare contro la decisione di Madrid di voler commissariare la Catalogna.
Nel suo discorso, il presidente catalano non ha risparmiato affondi nei confronti del premier Mariano Rajoy, accusato di voler "umiliare il paese" e di aver messo in atto "un attacco alla democrazia". Non solo, ha colto l'occasione per denunciare il tentativo da parte di Madrid di voler "liquidare l'autogoverno" della Catalogna ed ha invitato i cittadini a "difendere" le loro istituzioni.
Puigdemont ha infine chiesto che il Parlamento di Barcellona si riunisca la settimana prossima per esaminare "le misure da prendere" in risposta all'attivazione dell'articolo 155 da parte del Governo spagnolo. Si stima siano mezzo milione le persone che si sono riunite in piazza Sant Jaume e che hanno acclamato Puigdemont al termine del suo discorso istituzionale gridando "President! President!" e "Llibertat! Llibertat!".
ATS/sdr
RG delle 24.00 del 21.10.2017 - la corrispondenza di Davide Mattei
RSI Info 22.10.2017, 00:23
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