Il candidato di estrema destra, José Antonio Kast, ha ufficialmente riconosciuto la vittoria del suo rivale di sinistra, Gabriel Boric, e si è rallegrato con lui per "la sua grande vittoria" nelle elezioni presidenziali in Cile. Con lo scrutinio del ballottaggio presidenziale quasi concluso, Boric ha ottenuto il 55,86% dei voti contro il 44,14% ottenuto da Kast. Si tratta di un vittoria molto ampia che va aldilà di ogni previsione. Boric, con i suoi 35 anni, sarà il più giovane presidente della storia del Cile. Ha sconfitto Kast, figlio di emigrati tedeschi e rappresentante dell'estrema destra, ultraliberale in economia e con un fratello che fu ministro sotto il regime del dittatore Pinochet (Miguel Kast).
Boric si è impegnato, una volta eletto, a introdurre un welfare sociale di tipo europeo, sconosciuto nel Cile liberista, con la presenza di uno Stato garante di salute, istruzione, occupazione e pensioni dei cittadini. La sua vittoria è compatibile con il lavoro dell'Assemblea costituente, i cui membri sono prevalentemente di sinistra, impegnata a scrivere la nuova Carta costituzionale che deve sostituire quella voluta a suo tempo dal dittatore Pinochet.
Il Paese latinoamericano è quello con le maggiori ineguaglianze economiche fra i membri dell'OCSE: l'1% della popolazione possiede un quarto delle ricchezze.
RG 12.30 del 19.12.2021 La corrispondenza di Emiliano Guanella
RSI Info 19.12.2021, 14:03
Contenuto audio