Dalle difficoltà del mercato alla complessa ricerca di un equilibrio tra la gestione di un’impresa familiare e la realizzazione personale, le tre stagioni di questa serie TV, prodotta dalla SRF, pongono importanti interrogativi. Numerose dinamiche e personaggi ruotano attorno a un unico elemento: Neumatt, la fattoria della famiglia Wyss. Fin dai primi episodi, risulta chiaro a spettatrici e spettatori che questa serie televisiva racconta una realtà fondamentale della Svizzera, quella agricola, intrecciando abilmente una narrazione romanzata con un ritratto delle reali sfide che interessano da vicino il settore.
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Neumatt è uno spaccato autentico della vita rurale
L’improvvisa e tragica morte di Kurt Wyss, proprietario di Neumatt, è destinata a sconvolgere gli equilibri della famiglia e mette in discussione non solo il loro futuro, ma anche quello della gestione dell’azienda agricola. Tra i primi a dover affrontare scelte complesse c’è Michi (Julian Koechlin), uno dei figli di Kurt, manager e consulente finanziario per una multinazionale specializzata in agricoltura robotica. Il dilemma per Michi è complesso, deve infatti decidere se continuare la sua promettente ascesa professionale nella grande Zurigo oppure tornare alle proprie radici nella campagna dell’Oberland zurighese e occuparsi della fattoria di famiglia.
In un contesto caratterizzato da difficoltà economiche, dalla concorrenza delle grandi aziende e dalle sfide legate alla modernizzazione agricola, per la famiglia Wyss l’abbandono della fattoria, e della vita in campagna, verso un futuro in città apparentemente più stabile sembra essere l’opzione più semplice. Nonostante questo, e le visioni divergenti tra i membri della famiglia, il desiderio di preservare l’attività di famiglia e di rimanere uniti permette di tenere saldo il legame con Neumatt. La serie, ideata da Marianne Wendt, racconta questa lotta con una prospettiva realistica e coinvolgente, offrendo uno spaccato autentico del mondo agricolo svizzero.
Al susseguirsi di ogni episodio non mancano sorprese e colpi di scena, un viaggio tra storie d’amore, conflitti e scelte difficili che si snoda lungo le tre stagioni della serie televisiva. Neumatt è un racconto che passa attraverso fantasmi e scheletri nell’armadio della famiglia Wyss, mantenendo allo stesso tempo uno sguardo autentico sulla vita rurale e sulle sfide di chi è diviso tra città e campagna. Zurigo diventa spesso un rifugio, un tentativo di sfuggire al passato e ai legami familiari soffocanti, ma il richiamo di Neumatt resta inevitabile: un luogo che accomuna tutti i protagonisti.

Le differenze dell'agricoltura svizzera
SEIDISERA 25.01.2024, 18:29
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Un dipinto dei “due volti” della Svizzera
La serie televisiva racconta le sfide degli agricoltori senza basarsi sui classici stereotipi che spesso circondano i lavoratori del settore, offrendo invece un ritratto autentico della loro realtà. Un obiettivo in linea con la visione della regista della seconda stagione, Andrea Štaka, la quale, ai microfoni della SRF, ha sottolineato quanto sia importante «Che la diversità culturale della nostra società si rifletta nei film e nelle serie TV».
Attraverso la serie televisiva è possibile osservare i “due volti del paese”: quello urbano e quello rurale. Pur essendo la Svizzera un territorio relativamente piccolo, al suo interno coesistono realtà molto diverse, che tuttavia talvolta faticano a dialogare tra loro. Anche Rachel Braunschweig, una delle protagoniste di Neumatt, ha sperimentato questa distanza mentre si preparava per il suo ruolo. «È pazzesco pensare che in Svizzera basti guidare per 15 minuti per ritrovarsi in campagna, in un mondo con una mentalità completamente diversa, dove ci sono altre priorità, altre preoccupazioni», ha raccontato ai microfoni della SRF. L’attrice ha dichiarato di conoscere poco la vita degli agricoltori e, per calarsi al meglio nei panni di Katharina Wyss, ha trascorso del tempo con loro. Questa esperienza le ha fatto comprendere quanto sia fondamentale andare oltre le immagini preconcette ed aprirsi al confronto con realtà differenti da quelle vissute quotidianamente.
Una sociologia del mondo contadino
Alphaville 29.05.2024, 12:05
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Play Suisse: il servizio streaming della SSR
Neumatt è solo una delle tante serie TV disponibili su Play Suisse, la piattaforma streaming gratuita che offre un ricco catalogo di film, documentari, eventi musicali e molto altro. Qui si possono travare produzioni e coproduzioni svizzere, accessibili in lingua originale e spesso doppiate nelle diverse lingue nazionali.
Play Suisse contiene un’ampia selezione di prodotti audiovisivi delle unità della SSR (RSI, RTR, RTS e SRF), permettendo di esplorare la Svizzera nelle sue differenti sfaccettature, riunite in un unico spazio digitale pensato per valorizzare la diversità culturale del Paese.
La Svizzera che piace al cinema
Cosa mai potrebbero avere in comune James Bond, Iron Man e Paolo Sorrentino? La risposta è una sola: la Svizzera. Grazie al fascino dei suoi paesaggi straordinari e le sue splendide città la Svizzera è stata luogo di riprese di pellicole per il grande e piccolo schermo. Eccone alcune:
Youth – La giovinezza: dopo la coronazione agli Oscar con “La grande bellezza”, il pluripremiato regista Paolo Sorrentino ha deciso di spostarsi principalmente tra Davos e Flims per effettuare le riprese di “Youth”.
Il film narra le vicende e le riflessioni di due amici di lunga data, Fred (Michael Caine) e Mick (Harvey Keitel), rifugiatisi in un sontuoso albergo ai piedi delle Alpi Svizzere per discutere del loro futuro e guardare con curiosità alle vite degli altri ospiti dell’hotel.Iron Man 3 e Star Wars - episodio III: Berna e Palazzo Federale tonano alla mente dell’Avenger Tony Stark (Robert John Downey Jr.), dando il via al terzo film dedicato al supereroe della Marvel, Iron Man.
Restando sempre nel Canton Berna, ma spostandosi verso la regione della Jungfrau, è possibile ammirare il panorama che ha fatto da sfondo al pianeta Alderaan nella notissima saga di film ideata da George Lucas.James Bond: anche uno degli agenti segreti più amati del grande schermo è passato più volte dalla Svizzera, protagonista di uno dei salti più spettacolari della storia del cinema. Per la precisione in Ticino, sulla Diga della Verzasca, nella celebre pellicola del 1995 “GoldenEye” che vedeva Pierce Brosnan nei panni di 007.
Winter Palace: si tratta della prima coproduzione SSR/Netflix girata interamente nello splendido Château Mercier, nel Canton Vallese. La serie TV è un magnifico dramma d’epoca, ambientata nel 1899, che narra della nascita del turismo alpino di lusso, seguendo la storia del giovane André Morel (Cyril Metzger) e il suo sogno di aprire un grand hotel in alta montagna.